da acmilan.com |
Il primo è un centrocampista di qualità. Il secondo un mediano di sostanza e quantità. Alberto Aquilani, 27 anni, e Antonio Nocerino, 26, si sono vestiti di rossonero e si sono presentati a Milanello. "Avevamo bisogno di sostituire due giocatori importanti a centrocampo”, spiega Ariedo Braida. “E sono arrivati Aquilani per Pirlo e Nocerino per Flamini: due nomi voluti fortemente da Allegri. Pensiamo così di aver coperto molto bene il centrocampo e di avere una squadra completa per giocarci tutti gli obiettivi nella prossima stagione".
Alberto come Pirlo? – Il paragone con il neo-juventino ci può anche stare. Tutti e due hanno piedi buoni e capacità di far ragionare la squadra. Ma Aquilani, che vestirà la maglia numero 18, ci tiene a mantenere le distanze. “Trovo sbagliato il paragone con Pirlo. Siamo molto diversi, ma già il fatto di essere accostato a lui è un motivo di orgoglio”.
Dopo anni di tormenti fisici, che l’hanno tenuto lontano dai campi, adesso per il centrocampista capitolino l’importante è giocare. Dove? “Dove serve al Milan: in un centrocampo a rombo posso fare l'interno sia a destra che a sinistra o anche il trequartista”. Aquilani, sfumata la conferma alla Juventus e saltato in extremis in trasferimento alla Fiorentina, ha voluto fortemente il passaggio in rossonero. Perché, ha chiarito, “la storia del Milan spiega tutto. Chiunque vorrebbe giocare qui, anche se è tifoso di un'altra squadra. Sono rimasto affascinato, qui c'è una struttura incredibile e tanta gentilezza. Sono sicuro di essere arrivato in una grande famiglia”.
Sul futuro immediato, le idee di Aquilani sono abbastanza chiare. Lui vuole vincere. E subito. Perchè “se si guarda il mio palmares si capisce che sono abbastanza povero di trofei. Ma ora che ho raggiunto la continuità voglio svolgere qui la mia carriera e avere la possibilità di vincere tanto”.
Nocerino “last minute” – Antonio Nocerino, è stato l’acquisto dell’ultimo momento. Appena arrivato a Milanello si è già preso le sue responsabilità: indosserà il numero 22, lo stesso di Kakà, non uno qualsiasi. Il centrocampista ex Palermo avrà il compito di dare quantità al centrocampo di Allegri e proteggere l’attacco dei vari Ibra, Pato e, all’occorrenza, Cassano e Robinho. La chiamata dei rossoneri è arrivata ed è stata inaspettata. “Stavo correndo durante gli allenamenti quando mi è stato comunicato di fare le valigie e partire per Milano. Erano le 17.30 dell'ultimo giorno di mercato e la notizia così inaspettata mi ha catapultato ben più in alto del settimo cielo", racconta. "Oggi sono qui ed è il mio primo giorno. Dai compagni di Nazionale ho preso informazioni, ma la storia del Milan la conoscono tutti e quello che è sicuro è che ora sto in una grandissima squadra. Io non ho mai vinto niente e adesso voglio vincere in un club che ha la vittoria nel Dna. Questo per me è un punto di partenza per convincere chi mi ha scelto che non ha sbagliato. Dove preferirei giocare? In campo, in qualsiasi posizione possa servire".
Fonte: Sky.it
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