Kakà segna. Kakà leva le mani e il volto al cielo. Kakà sorride: "Sto tornando me stesso". Tutto come prima, ma come un prima che mancava da più di un anno. Scusate il ritardo, si sarà detto. Benvenuto, avrà pensato Florentino Perez. Rieccolo il bambino d'oro, di nuovo splendido e decisivo. Contro l'Ajax, in Champions, ha ritrovato il gol dopo due anni. Un gol e un assist per trascinare il suo Real e guadagnarsi finalmente le prime dei giornali.
Ora sì che i conti tornano, anche se c'è voluto tempo e il brasiliano s'è dovuto lasciare alle spalle critiche e sofferenze. Per forza, adesso, anche solamente dopo un gol, un gol soltanto, Kakà ride. Felice che nemmeno a Natale, rinato. Certo, questo è solo l'inizio e quanto fatto non deve rimanere un episodio isolato. Ma contro l'Ajax, gol e assist a parte - che sono tanta roba, sia chiaro - si sono visti sprazzi del vecchio Kakà, del giocatore che lassù, a Madrid, ancora non avevano mai visto. Accelerazioni, dribbling, personalità. Il menù completo, per dirla come è sembrata.
Logico, quindi, che Ricky si senta un altro: "E' stata una buona partita, della squadra e mia - ha detto -. Poco a poco sto tornando me stesso e sto mostrando le mie qualità. Ne approfitto per ribadire che voglio trionfare nel Real Madrid". "La squadra sta bene - ha aggiunto - e ci siamo ripresi con due vittorie venute dopo due prestazioni non buone. Adesso vediamo di ripeterci contro l'Espanyol per arrivare nel modo migliore alla pausa per le nazionali". Già, ripetersi. Perché due prove facciano un indizio.
sportmediaset
Nessun commento:
Posta un commento