martedì 10 maggio 2011

Tifo shock, nel milanese tifosi inneggiano all'omicidio di Garlasco


Hanno inneggiato ad Alberto Stasi in coro, evocando l'omicidio di Chiara Poggi e scandendo slogan in suo onore per festeggiare la vittoria sugli avversari in una partita di calcio nel Milanese. Protagonisti della vicenda sarebbero stati i tifosi del Motta Visconti, che avrebbero urlato "Alberto salta il cancellino, uccidi Chiara con il coltellino. Stasi alè alè".
Insomma, si sarebbe trattato di una sorta di rievocazione di quell'omicidio per celebrare un successo sportivo. Un'occasione di festa in cui i tifosi hanno rievocato l'assassinio di Chiara Poggi del 13 agosto 2007, inneggiando ad Alberto Stasi, assolto in primo grado dall'accusa di aver assassinato a Garlasco (Pavia) l'allora fidanzata. A raccontare la vicenda è la "Provincia Pavese", secondo cui i tifosi del Motta Visconti si sarebbero lanciati in questi cori al termine dell'ultima partita, vinta, contro il Garlasco. Si trattava di un match del campionato allievi provinciale, girone A (16-17 anni) che si è disputato nell'oratorio della cittadina della provincia sud di Milano.


Secondo quanto scrive il quotidiano, l'episodio è stato confermato dall'allenatore dei giovanissimi del Garlasco, mentre "i dirigenti del Motta negano indignati: 'domenica non è successo nulla'". 

Ma il Garlasco Calcio - continua la Provincia Pavese - aspetta il referto arbitrale, 'poi valuteremo segnalazioni agli organi disciplinari sportivi e alla magistratura', dice Francesco Santagostino, consigliere comunale uscente e dirigente regionale della Lega dilettanti, perché, aggiunge 'è inaccettabile il riferimento ingiurioso alla morte violenta di Chiara Poggi'".

"Secondo Mattia Tacconi, allenatore allievi del Motta, 'Se qualcuno ha pronunciato frasi ingiuriose, sarà stato un tifoso isolato. Nessuno lo ha sentito'" prosegue il quotidiano, che conclude con le parole del sindaco uscente di Garlasco, Enzo Spialtini, che dice: 'Esprimo la rabbia di un'intera città per la deprecabile imbecillità di chi ha avuto il coraggio di pronunciare in 

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