Dopo mesi di gossip e progressiva emersione del loro rapporto sentimentale, Barbara Berlusconi ha parlato pubblicamente della sua storia con Alexandre Pato al magazine "Vanity Fair". "Questa relazione non è un colpo di testa, se non fossi innamorata non starei con un uomo", ha detto. Il fratello Pier Silvio ha definito Pato "incedibile" perché è "uno di famiglia". "Non è vero - replica Barbara -, tutti sono cedibili, Pato non fa differenza".
La dirigente rossonera, nell'arco dell'intervista, ha rimandato al mittente le critiche che, da qualche parte, le sono giunte per avere stretto una relazione importante con un calciatore famoso, della sua squadra, e più giovane di lei. "Che ipocrisia: perche' dovrei scegliere il mio compagno secondo un cliché? - ha risposto - Preferisco assecondare le mie impressioni. E il mio cuore". A "Vanity Fair", che le ha dedicato la copertina del numero in edicola da mercoledì 10 agosto, racconta per la prima volta come è iniziata la love story, e come e' finita - dopo dieci anni d'amore - quella con Giorgio Valaguzza, padre dei suoi figli, Alessandro e Edoardo. "La separazione e' stata un passaggio doloroso per tutti. Ma sia io che Giorgio abbiamo sempre dato il massimo: evidentemente non e' bastato e doveva andare cosi'. Siamo cresciuti insieme, io avevo 16 anni e lui 22. E dopo dieci anni ci siamo ritrovati piu' maturi, ma distanti". Poi, Alexandre Pato. Era pronta a incontrare un nuovo amore? "No, ma e' successo. Sono felice. Alexandre e' una persona con cui e' bello condividere". Una mossa azzardata, quella di fare velocemente coppia con un elemento di spicco del Milan, dove era appena arrivata? "Mi sento una ragazza normale che si innamora di un ragazzo che la colpisce. Non ne farei una questione di status o di etichetta violata. Forse alle scelte di noi donne si applicano categorie di giudizio differenti. Ma se avro' commesso un errore lo scopriro' da me: non posso certo vivere secondo i criteri che altri si arrogano di scegliere".
Sportmediaset
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