martedì 9 agosto 2011

Pastore, gaffe durante la presentazione al Psg

La Ligue 1 non è all’altezza di Serie A, Liga e Premier League. La sentenza reggerebbe pure, ma non in bocca a uno che ha appena scelto di giocarci, nella Ligue 1. E non da comparsa,ma da protagonista assoluto, e con la maglia del nuovo Paris Saint Germain imbottito di milioni e ambizioni e con l’etichetta di giocatore più caro della storia del campionato francese. E probabilmente anche con il miglior stipendio. L’esordio di Javier Pastore davanti alla stampa parigina non è stato dei più felici. Quasi un autogol, evitato sulla linea con l’aiutino del traduttore. Lo scivolone, il giovane campione argentino, strappato al Palermo per la cifra record di oltre 42 milioni di euro, stando a fonti non ufficiali, l’ha fatto alla prima domanda in italiano: «Scegliere la Ligue 1 non rappresenta un passo indietro?». Candida la sua replica: «É chiaro che non è come giocare in Serie A, in Liga o in Premier League». Gelo in sala e deviazione in angolo: «Ma stanno arrivando giovani di talento che alzeranno il livello di tutto il torneo». Sarà. Meglio evitare il peggio. Così il traduttore del Psg censura la prima parte della risposta e i giornalisti locali annotano solo la seconda.  Poi El Flaco si rifà. Il merito del transfert va a Leonardo, il neo direttore sportivo parigino nonché ex allenatore dell’Inter, che di calcio ne capisce e sa farsi capire: «Gli accostamenti con big club inglesi – sottolinea il fantasista – erano soltanto chiacchiere. Leonardo mi seguiva da tempo e mi ha convinto con un progetto ambizioso. Essere il giocatore più caro della storia francese non mi mette pressione. Conta solo vincere». In campo, Pastore, appena rientrato dalle vacanze dopo le fatiche, e la delusione, di Coppa America, potrebbe esordire a fine mese a Tolosa, o a settembre, contro il Brest.

Gazzetta dello Sport

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