venerdì 25 novembre 2011

L'Eden dei filo-catalani

Dopo tanto tempo, abbiamo deciso di riproporre un'articolo di un sito amico come Milan7, Molto interessante lo spunto del caro Federico, che ora vi proponiamo. Buona lettura.

La storia del calcio si divide in due fasi: l'Era Avanti Barça e l'Era Dopo Barça. E' convinzione delle tv e della carta stampata che la storia del calcio abbia subito una svolta fatale quando i blaugrana hanno iniziato ad inventare calcio.


Da quando c'è il Barcellona che domina i campi di tutta Europa, tutto il resto del calcio è brutto e antiquato. Se tutto quello che dicono è vero, proviamo con Popper a falsificarlo. Pensiamo a com'era il calcio prima del Barca di Guardiola.


Il calcio era più brutto, c'erano solo giocatori come Maradona e Van Basten, Shevchenko e Ronaldo, il gioco era lento e noioso e la gente si addormentava sui divani.


La Champions League era un torneo parrocchiale, privo di emozioni, privo di protagonisti, una noia mortale insomma.


Poi arrivò il Barca di Guardiola, con il suo tiki-taka, a portare una ventata di freschezza ed innovazione nel calcio del vecchio continente, anzi nel calcio mondiale, forse pure nelle competizioni intergalattiche.


Il calcio prima dell'avvento blaugrana era una noia mortale, uno sport inseguibile.


Io che ero male informato, sapevo che il Real Madrid di Puskas e Gento oppure il Milan di Sacchi, erano spettacoli incredibili da ammirare, che Ronaldo ha strabiliato l'Europa intera per più di un lustro e che Van Basten danzava sul pallone con una grazia innata.


Invece mi sbagliavo, il Real vinceva perchè non aveva avversari, Puskas era un modesto attaccante magiaro, Ronaldo un panzone brasiliano ed il cigno di Utrecht una punta da cadetteria. Solo ora, sotto lo stellone blaugrana, tutto è cambiato...


Gli arbitri? Corrotti, venduti, gente senza morale che favoriva questo o quello a seconda del compenso. Incredibile.


Il doping? Ah, il doping era pratica diffusissima, Vialli e Mancini erano pompati all'inverosimile, il Marsiglia di Desailly e Dugarry drogava gli avversari per vincere, il malcostume ed i mezzucci per arrivare alla vittoria erano pratica diffusa.


Adesso invece sotto l'egemonia catalana...


I giocatori fanno vita sana e regolare, chi ha i piedi buoni riesce miracolosamente ad abbinare a questa dote la corsa tipica degli incontristi, e la camera iperbarica prima delle partite è solamente interpretabile come una sauna rilassante al centro estetico sotto casa.


Gli arbitri ora sono altamente competenti e professionali, imparziali e finalmente privi di sudditanze psicologiche verso i potenti.


I bilanci? Prima erano clamorosamente in rosso, debiti ovunque. Ora il club catalano è modello da seguire, non ha debiti con le banche e riesce ad autofinanziarsi mercati faraonici grazie ad una gestione virtuosa del club.


E che dire delle scuole, della sanità e dei servizi pubblici? Sicuramente prima dell'avvento di Messi funzionavano peggio. Si dice anche che la Pulce abbia portato con se inverni più miti ed estati più calde. Straordinario.


Tutto andava a rotoli, eravamo stati scacciati dall'Eden per quella maledetta mela, ma i “culè” hanno sistemato tutto, regalandoci un paradisiaco calcio migliore, più pulito, più regolare, più vero.


Credetemi, non sono un fan di Mourinho, alcuni atteggiamenti mi danno la nausea, ma la sua conferenza stampa del "Por Què?" è stata eloquente. Non sopporto questo oltraggio permanente alla dignità ed intelligenza dei tifosi.


Non ho interessi a fare il detrattore di un club che ha vinto meno di quello per cui tifo, ma è impossibile restare inerti di fronte a un'ipocrisia cosi evidente.


Sopravvalutate il Barcellona se lo ritenete capace di aver cambiato in modo cosi radicale il calcio ed i suoi meccanismi. Voi amici dei blaugrana avete più fede nel "miracolo culè" persino del più fervido credente, ma questo Barcellona è umano, troppo umano.


Quindi, por què?






Federico Albert per Milan7
- http://www.milan7.it/

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