Siamo a Dicembre, un mese importante per il futuro del calcio italiano. Tra poco meno di due settimane si terrà a Roma il cosiddetto "Tavolo della pace", un incontro tra il Coni, la Federcalcio, la Juventus e l'Inter per svelenire il clima dopo ciò che è successo nel post calciopoli. Le premesse non sono buone, ognuno si siederà a quel tavolo per fare i propri interessi e non quelli degli altri. La Juventus rivuole gli scudetti, l'Inter non vuole ridare lo scudetto 2006, la Federcalcio vorrebbe far dimenticare tutto, ma che tutto comunque rimanesse così, il Coni si trova in mezzo e cerca di mediare. Alla fine, molto probabilmente, finirà a tarallucci e vino, come ogni cosa italiana. Le premesse per una tregua non ci sono, lo si capisce dalle mosse della Juve che si è rivolta al Tar del Lazio, lo si capisce dalle precisazioni di Moratti che ha detto:"Siamo a Natale, ma nessun regalo". Lo si capisce anche dal nervosismo del presidente Petrucci che nelle ultime settimane ha dovuto alzare la voce più volte sull'argomento. Da tifosi per questo sport, ci auguriamo che si arrivi ad una tregua e che calciopoli sia soltanto un brutto ricordo per quello successo prima del 2006 e per ciò che è successo durante quell'estate. Quindi dopo queste vergogne l'Italia calcistica aveva proprio bisogno di un "tavolo della pace" per non risolvere nulla?
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