martedì 13 dicembre 2011

Caso Padovano - Il padre di Iuliano accusa, spacciava anche nello spogliatoio juventino

Sembra destinato ad allargarsi il caso legato a Michele Padovano, l'attaccante ex-Juventus condannato a otto anni e otto mesi di carcere per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio. Il giocatore è stato infatti chiamato in causa da Alfredo Iuliano, padre di Mark, suo ex compagno bianconero, con pesantissime accuse, compresa quella di un coinvolgimento nell'omicidio di Donato Bergamini calciatore del Cosenza morto in circostanze mai chiarite nel 1989. 

"Padovano è colpevole, riforniva anche i calciatori della Juventus tra cui mio figlio: altre vittime sicure Vialli e Bachini (squalificato a vita dopo una doppia positività, ndr), che a causa della droga ha visto troncata del tutto la sua carriera - scrive Alfredo Iuliano dalla sua pagine Facebook - Inoltre resta ancora aperta la sua responsabilità sul caso Bergamini". 

"Sono decine i calciatori vittime dello spaccio di Padovano. In questi anni ha tenuto stretti contatti di spaccio anche con qualche giornalista spacciatore cosentino. Padovano è un cancro da estirpare - aggiunge i padre di Iuliano - Padovano era un trovatello cresciuto in un orfanotrofio, spacciava già da ragazzo, Dio gli diede l'opportunità di cambiare, invece porto la sua diabolica inclinazione anche nel calcio. E' stato devastante. Mio figlio lo stimava anche perchè quando era bambino era il suo idolo nel Cosenza. quando gli fece l'assist in Coppa Campioni e Padovano segnò di testa, Mark toccò il settimo cielo.il suo affetto era purtroppo mal riposto". 

"Mark è un ragazzo mite e buono, è stato facile abbindolarlo e purtroppo la nostra famiglia è stata segnata per sempre. Adesso ha smesso, è in cura, non si sa mai, la famiglia controlla. Ma Mark è un ragazzo forte e integro. fortunatamente". conclude il padre dell'ex-difensore della Juventus. 

Ricordiamo che nelle fasi iniziali dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Padovano si è parlato in effetti anche di un eventuale coinvolgimento di Viali mentre Iuliano è stato trovato positivo nel 2008 quando giocava nel Ravenna ad un metabolita della cocaina, la “benzoilecgonina”, venendo sospeso per due anni.

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