Seria A - Doveva essere uno spettacolo, si è trasformato in una vergogna

Ieri sera si è giocato l'anticipo della 24/a, la sfida per eccellenza di questo campionato, tra Milan e Juventus. Doveva essere spettacolo, bel calcio invece si nuovamente trasformata in una pagine nera del calcio italiano. Dopo il fischio iniziale è subito il Milan a passare in vantaggio con un tiro di Nocerino deviato da Bonucci che spiazza Buffon.

Dopo dieci minuti è Muntari a portare il Milan sul due a zero, Tagliavento indica il centrocampo, è gol, il guardalinee invece fa finta di nulla, gol solare visto anche dalla tribuna tranne che dal guardalinee Romagnoli, che nell'occasione non ha nemmeno la scusante di essere impallato. Il Milan grida allo scandalo, ma Tagliavento fa finta di nulla, così va avanti il secondo tempo con il Milan che domina una Juve che non impegna quasi mai Abbiati. Alla fine del tempo si alzano i toni, Galliani viene a contatto con arbitro e guardalinee e urla il suo disappunto, nei pressi ci sono anche i dirigenti juventini e Antonio Conte, ne nasce un parapiglia con insulti molto gravi da parte di Conte a Galliani che lo apostrofa con la parola mafioso. Inizia il secondo tempo e la tensione è alle stelle, Mexes colpisce con un pugno Borriello, ma l'arbitro non vede. Il Milan mette alle corde la difesa bianconera, ma non riesce a fare il secondo e quindi cala. Negli ultimi venti minuti è dominio Juventus, prima viene fischiato un fuorigioco dubbio a Matri, poi a sette minuti dalla fine è proprio Matri a firmare il pareggio. Da qui inizia la caccia all'uomo, con i giocatori della Juventus a cercare il fallo pesante, così avviene l'espulsione diretta di Vidal che falcia da dietro Van Bommel, giro di lancette ed è Pepe a commettere un fallo ancora più violente, ma Tagliavento non se la sente di estrarre il secondo rosso in giro di un minuto. Finisce così tra le polemiche e con rissa finale, tra Chiellini (il solito), Conte, Ambrosini e Van Bommel, sicuramente Tagliavento non avrà visto nemmeno questo.