Nell'Inter rimasta orfana di Eto’o, Milito vince il primo round con Pazzini per assicurarsi l’eredità del camerunense: l’argentino timbra il gol-partita e una traversa contro il Milan regalando ai nerazzurri il successo nel Trofeo Tim (prima c’era stata la vittoria ai rigori sulla Juventus). Bene anche Sneijder, per niente distratto dal mercato.
Con i bianconeri l’olandese ha illuminato giocando da trequartista e non da centrocampista puro come negli ultimi test: «In passato l’ho schierato più indietro perché c’erano molti assenti – ha spiegato Gasperini –, ma lui deve giocare più per il gol». Da rivedere il brasiliano Jonathan, possibile vice-Maicon, che ha mostrato buoni spunti ma senza continuità.
Il Milan chiude invece all’ultimo posto con due k.o. (compreso l’1-2 con la Juve), ma si è presentato in versione largamente rimaneggiata, con molti Primavera in campo. Cassano ha sfruttato bene l’occasione con un bel gol ai torinesi (che ha ricordato in parte quello all’esordio in A nel 1999, nella stessa porta). Davanti al pubblico della sua Bari, che l’ha riempito di applausi, Antonio ha dato seguito alla buona prova con il Malmoe dimostrandosi pronto per l’esordio in campionato. Progressi anche per Taiwo rispetto alle ultime uscite.
In casa Juve, Conte può essere soddisfatto dei nuovi acquisti. Pirlo è già il direttore d’orchestra: dai suoi piedi è partito l’assist per il gol di Vucinic contro l’Inter. Vucinic ha lasciato il segno ed è piaciuto anche Vidal. Nonostante il ritardo di preparazione, il cileno ha colpito il Milan con un tiro da lontano (con la complicità del portiere Roma) e un assist per l’incornata di Matri. Spettacolare poi la traversa colpita dal cileno in un’azione personale che ha strappato applausi a scena aperta. Sorride Conte, che ha provato anche il 4-2-3-1: «La strada è giusta, Vidal ha già capito la nostra idea di gioco». La Juve ha avuto la prova, almeno in questo antipasto di campionato, di essere competitiva ai massimi livelli: proprio quello che sperava Conte.
ilgiorno.it
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