giovedì 6 ottobre 2011

Dopo tanta ipocrisia Eto'o l'ammette:"Sono in Russia solo per i soldi"

Alla fine Samuel Eto'o lo ha ammesso: "Mi chiede se i soldi hanno inciso nella mia decisione di trasferirmi all'Anzhi? Perché lavoriamo nella vita? Lei per quale motivo lavora? Chi dice il contrario è un ipocrita". In un'intervista rilasciata al quotidianoAs, il camerunese ex Inter parla del suo approdo nel calcio russo e dice: "Ho ricevuto un'offerta e l'ho accettata. Barcellona e Inter mi hanno dato tutto: cercavo una nuova esperienza".


Soldi, nuove motivazioni e obiettivi diversi ma affascinanti. In ordine rigoroso: eccolo il Samuel Eto'o "russo". "La prima cosa che mi ha convinto ad accettare è stato il contratto, quindi la possibilità di avere una condizione di lavoro che non c'è da nessun'altra parte e che non ha nulla a che vedere con l'offerta economica. Il sogno di Kerimov è costruire un club importante - spiega -. Partendo da questo punto, cerca i giocatori che meglio si adattano a quest'idea e meglio possono contribuire a realizzarla. Il mio sogno è che l'inno della Champions suoni a Makhashkala. Questo per me sarebbe come vincere un'altra Champions. Sarebbe un'altra grande vittoria nella mia carriera".


Non solo giocatori importanti però, perché per raggiungere gli obiettivi che l'Anzhi si è prefissato servirebbe anche un allenatore all'altezza: "Guardiola o Mourinho? I due non si possono paragonare - dice Eto'o -. Per me Luis Aragonés è il miglior allenatore di tutti i tempi, mentre Mou è il migliore attualmente. Ho avuto la fortuna di essere allenato da entrambi: Pep è una "fuoriserie", ma ho imparato molto da Mourinho sia come allenatore che come persona".

sportmediaset

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